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Algeri, il grido

15,00

Tra le strade di Algeri e le campagne cabile, tra i caffè di Tunisi e le spiagge di Capo Bon, il narratore esplora sé stesso alla ricerca della sua identità, delle sue parole, del suo grido. Algeri, il grido è un diario lirico per immagini, dove alle memorie della guerra fa da sottofondo il rap della casba, mentre le danze sfrenate nei cabaret raï e le proteste della cosiddetta primavera araba si uniscono in un unico affresco, intenso e struggente.

Dietro quei silenzi…

10,00

Un viaggio in treno, di notte. Tre passeggeri: una donna algerina, un anziano francese e Marie una ragazza bionda. Ognuno sprofonda nella sua solitudine, nel suo isolamento fino a quando un incidente sul treno non farà iniziare una conversazione che proseguirà per tutta la notte. Al centro dei loro racconti l’Algeria con la sua storia passata e recente: domande in cerca di risposte, ferite aperte e silenzi. Con sobrietà e pudore, frammento dopo frammento, Maïssa Bey riscrive una delle pagine più dolorose della storia del suo paese.

In ristampa: disponibile dal 4 settembre 2023

Il più buono del paese

12,00

Che cosa accade quando una comunità è chiamata a eleggere “il più buono del paese”? Chi può stabilirlo, e soprattutto in che modo? In palio una cifra stratosferica messa a disposizione da un milionario. Così, alla vigilia del nuovo anno, il piccolo paese di Pontarno si trova a vivere un grande dilemma. Fra guai burocratici e piccoli-grandi interessi locali, non sempre le buone azioni finiscono per rendere le persone migliori.

 

Il più buono del paese è un ritratto tragicomico delle debolezze umane, in un paese immaginario che tutti possono riconoscere.

 

Romanzo finalista del premio “Il Delfino” 2023.

 

Leggi qui l’intervista all’autore.

Scopri un estratto del romanzo.

 

Ascolta

l’incipit del libro letto da Lorenzo Gremignai

l’intervista all’autore nel podcast Passione libri e pensieri gentili di PuntoRadioFM

 

Guarda

il servizio dedicato al libro di Canale 50

 

 

 

 

 

 

 

Precipitazioni sparse

10,00

A Runìco il lago non si trova più. È scappato, sparito, scivolato nelle viscere della Terra. Al suo posto un buco. I cittadini reagiscono in modi diversi. Chi fa spallucce, chi indaga. Qualcuno, invece, si adatta al cambiamento affrontando la trasformazione, in cerca di nuovi equilibri. Tra piogge di trote, minivan cilestrini, tatuaggi e canoe, la metamorfosi fiorisce.  Ma sarà solo il lago a decidere se e come tornare.