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Michael Zand è uno scrittore, redattore e ricercatore. È nato in Iran, ma ha trascorso gran parte della sua vita a Londra, dove è Visiting Lecturer in Creative Writing presso l'Università di Roehampton. Le sue poesie sono state incluse nella raccolta “Best Poetry of 2011” (Salt, 2011) e ha vinto il Roehampton Poetry Performance Prize nel 2008. The Chaplain's Tale è tratto dalla raccolta Refugee Tales.

Il racconto del cappellano

Parole inaudibili in dentro questo mondo questo anti mondo sì dentro questo posto come nessun nessun altro ma tutt’intorno a noi sì e poi egli disse per voi cari fratelli sì proprio per voi sono le nostre lettere fratelli e voi siete scritti sui nostri cuori voi siete conosciuti e letti da tutti e poi sospirò e fece un lungo e profondo respiro e disse che in queste tenebre nelle tenebre in questo tenebrore o se non proprio le tenebre allora qualcosa che ci assomigli c’è una storia o se non una storia allora la danza di un’aquila e un pesce e io un amico e servitore di Cristo Gesù per volontà di Dio do a voi popolo santo di Dio in questa città fortificata un messaggio di grazia e di pace in questo luogo fortificato da nostro Padre e dalle sue numerose creature per voi cari fratelli e per voi raggi di luce fulmine e fuoco fulmine e in dentro questo mondo questo anti mondo sì là una storia di un uomo o nelle tenebre qualunque uomo che sospiri e faccia un lungo e profondo respiro e la storia sì in cinque atti e il primo atto è il mare e il secondo atto è un dolore profondo e gutturale ascolta un dolore profondo e gutturale non dire niente per un solo un attimo dissi un sss profondo e gutturale e il terzo atto sono parole che sono dubbi che spezzano i sassi riesci a immaginare che ci sono dubbi sì non è difficile da immaginare ma ci sono sassi e il sasso è spezzato è abbastanza forte da farci passare cari fratelli e poi il quarto atto è una caverna e non ha niente a che fare soprattutto la caverna non ha niente a che fare con l’arte e il quinto atto che dovrebbe essere l’ultimo atto è una bellezza intermittente e il mare fratello il mare mmm ancora mmm ancora sì questa è la storia di un uomo segnato da una serie di suoni tormentosi dall’infanzia e questi suoni che egli udì e comprese ma il cui significato doveva dimenticare questi suoni sono sì sono suoni che egli udì in una particolare occasione questi sono suoni che egli udì quando assisté a sì benissimo ecco c’è una linea e la linea è tracciata con la punta di un bastone sul suolo o qualsiasi cosa fosse il suolo all’epoca sicché sì ecco una linea è tracciata con un bastone sul suolo e un pomeriggio d’inverno su una collina fuori da un’altra chiesa simile a questa sì o lo puoi vedere in una notte afosa una folla che si raduna dopo una tempesta sì ebbene al levar del sole in un campo dove un galletto si siede pesante pesante ecco ecco ecco è rimasto impresso e così dopo tornò a casa sì in un posto a migliaia di chilometri da lì migliaia di notti da ascolta non dire niente per un solo un attimo migliaia di chilometri da mmm il mare nella sua propria lingua nelle leggi della sua lingua nel mmm mmm e presto presto

dopodiché il mondo lo cinse sì il significato di quella notte sbiadì ecco era defunto e e molti scrissero e parlarono con arguzia e alcuni desideravano essere poeti o archeologi e in pochi si arrischiarono persino a scavare oltre attraverso gli strati minando sotto la terra scivolando indietro ed evitando esiti immersi nella gloria dei propri frammenti fino al disgusto fino al disgusto fino a che essi chiesero alle donne e alle ragazze di camminare fino ai piedi della collina e gli chiesero di mandare giù anche suo figlio ma egli rifiutò ecco perché voleva stare con lui ed essi tutti essi essi profondo e gutturale dolore profondo e gutturale dolore e una pausa e profondo e gutturale dolore e testa chinata e una pausa e parole inaudibili e sì tamburi e shibboleth e shibboleth e tamburi e shibboleth e shibboleth e tamburi shibboleth tamburi in comprensibili sì e lo essi lo trovarono nell’entroterra cercando mezzi significati nella confusione e nel disordine delle sue parole rotte e suoni e sì egli aveva una nuova lingua e questa era la sua unica lingua perché era l’unica lingua di cui ora si poteva fidare andò ecco benissimo perché fuori i suoi fratelli fuori dalle mura egli poteva sentire qualcuno non sapeva chi stesse spezzando i sassi e più toccava i muri intorno a sé e più si accorgeva di quanto fossero banali come se fossero stati eretti per combaciare con un bozzetto a matita che potrebbe fare un bambino piccolo se gli dicessero di disegnare muri ed egli disse che le guardie credono che siano superfici membrane tra noi ed egli disse spero che lo siano spero di sì spero che lo siano perché se lo sono se sono tra noi allora rendono noi noi perché rendono noi noi ed egli apprese a scrivere la propria poesia sui muri nella speranza che i suoi fratelli all’esterno la vedessero e se ne accorgessero fino a che un giorno si rese conto cos’era quel rumore sentiva lo sgretolarsi della caverna sentiva i suoi fratelli all’esterno spezzare i suoi fianchi rocciosi rrrr e simili simili a questi figli di Dio che conosceva erano avevano visto le sue parole ed egli li aveva visti nei suoi sogni e tutti avevano cominciato a dubitare delle menzogne che erano state dette loro tamburi e shibboleth e le mura fortificate e la necessità della lingua ed egli poteva sentire i suoi confratelli all’esterno perché essi stavano rompendo pregiudizi con scalpelli e martelli e trapani essi stavano sfondando le fondamenta e rrrr e persino attorno ai muri attorno a sé dove il mondo era forte e duro egli poteva ed essi vibravano con i suoni di scalpelli e martelli e trapani rrrr sì e molto dopo in un improvviso

fulmine improvvisamente e gradualmente egli si rese conto che questa questa caverna non ha niente a che fare con l’arte nnn e molto dopo in un improvviso fulmine improvvisamente e gradualmente egli si rese conto che più restava entro i limiti della caverna nnn più si rese conto che la caverna non aveva niente a che fare con l’arte l’esercizio giocoso dell’arte o persino le memorie illustrate dell’arte ma invece offriva un ronzio costante un ripetitivo costante un attenuarsi di una contrazione di una distrazione da chiunque qualunque nnnn e dopo dapprima in un improvviso fulmine improvvisamente gradualmente il rumore coincise con la follia nnnn nel cervello nelle orecchie nella scarica elettrica dalla punta delle dita e le sue storie non tortura come tale ma costante e ripetitiva fiacca non esistenza il procrastinare della dinamica sociale ma nel tempo dopo un periodo di molti egli imparò a sfruttare quell’energia per quanto possa sembrare ridicolo egli si rese conto che i muri della caverna avevano la loro risonanza la loro frequenza aveva la capacità di prende la sua particolare esperienza e congelare il significato e trasformarla in una forma pura egli aveva scoperto le sostanze e le forze che ci mantengono umani ed estendono il calore di qualunque luogo persino il luogo del suo incarceramento perpetuo in tutto l’universo egli era diventato sì benissimo egli era diventato un’esalazione di bellezza intermittente ecco questo è il nocciolo della questione cari fratelli è bellezza sì ma una sorta di bellezza intermittente plasmata dal dolore di Cristo Gesù per volontà di Dio sicché ecco ecco la bellezza di questa storia sta in due parti ed ecco ci sono alcuni parallelismi e un po’ di empatia tra loro ti senti parte di una e parte di entrambe e potresti anche se il sangue ti scorre nelle vene e sì quella conduce direttamente all’altra sì il che significa che hai potere sì che puoi congiungerle in modo razionale e che puoi categorizzare i suoni e le loro connotazioni e così la mente scaccia e rinuncia alla ricca e ampia sostanza di tutti i pensieri e si limita alla povertà di una singola sequenza di suoni è è che significa che noi dobbiamo pensare di nuovo noi dobbiamo pensare in un altro modo dove l’energia scorre ma non contro le persone o le cose perché la marea esiste e i fiotti e ci saranno sempre suoni che non possiamo comprendere o ricordare ma che sono comunque essenziali confusi belli che comunque ci incoraggiano a ricominciare perché quel giorno quel essi andranno a prenderlo sì essi andranno alla caverna ed egli se ne sarà andato ed essi sapranno chi è e pausa ed egli sarà con noi o egli sarà con noi di nuovo maràna tha in dentro questo mondo questo questo anti mondo di di inaudibili parole

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Traduzione di Elena Bossi

Altri racconti:

Il racconto dei minori non accompagnati, di Inua Ellams

Il racconto del ricamatore, di Patrick Gale

Il racconto del migrante, di Dragan Todorovic