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Abbiamo selezionato per voi 10 cose da sapere sul Mediterraneo, fra storia e curiosità, dall'origine ed evoluzione del suo nome fino ai drammatici fatti di attualità.

Tanti nomi per un solo mare

1 - Il termine Mediterraneo deriva dal latino mediterraneus, che significa “in mezzo alle terre”. Ancora oggi, la sua denominazione in altre lingue termine latino è quello che si definisce un prestito (come l’inglese Mediterranean Sea) o, più spesso, un calco  dal senso di “mare medio, in mezzo (alle terre)”: è questo il caso del tedesco Mittelmeer, dell’ebraico Hayam Hatikhon, “il mare di mezzo”, del berbero ilel Agrakal, “mare tra-terre”, dell’albanese deti mesdhe, “mare in mezzo alle terre”, e persino del giapponese Chichūkai, “mare in mezzo alle terre”.

2 - Gli Antichi Romani lo chiamavano Mare nostrum, “il nostro mare”: inizialmente questo termine indicava soltanto il Mar Tirreno, ma progressivamente, con il crescente dominio dell’Impero Romano, il termine si estese a intendere l’intero bacino marittimo mediterraneo,

3 - Il nome arabo, al-Baḥr al-Abyaḍ al-Mutawassiṭ, “Mar Bianco di Mezzo”, ha evidentemente ispirato la dizione turca di Akdeniz, “Mare Bianco”.

I paesi mediterranei

4 - Sul Mediterraneo si affacciano 23 paesi, a questi si aggiunge la Gran Bretagna, con Akrotiri e Dhekelia, due territori d’oltremare britannici, posti nell’isola di Cipro.

5 - La Sicilia, con i suoi 25.460 km2, è la più grande isola del Mediterraneo.

6 - La popolazione presente negli stati bagnati dalle sue acque ammonta a circa 450 milioni di persone.

7 - L’Assemblea parlamentare del Mediterraneo è un’organizzazione internazionale che raccoglie come membri numerosi paesi che insistono sul bacino omonimo. L’Assemblea, con sede a Bucarest, ha il fine di promuovere le migliori condizioni politiche, socioeconomiche, ambientali e culturali per i cittadini degli stati membri.

Le rotte migratorie

8 - Il Mediterraneo è traversato da tre rotte migratorie: quella occidentale che ha come punto di approdo la Spagna, quella orientale che riguarda la Grecia, e quella centrale che riguarda l’Italia. La rotta del Mediterraneo centrale, che dalla Libia porta alle rive della Sicilia, è senza dubbio la più trafficata e la più pericolosa: si muore soprattutto appena fuori dalle acque territoriali libiche, attorno alle 15 miglia di distanza dalle coste della Tripolitania.

Curiosità

9 - La locuzione “dieta mediterranea” è stata coniata negli anni Settanta, per fare riferimento alle abitudini alimentari delle popolazioni italiane degli anni Cinquanta e greche degli anni Sessanta: si riferisce a un modello alimentare diffuso nei paesi del bacino mediterraneo, relativamene ricco di amidi e con moderato apporto di proteine animali, abbondante olio di oliva, ortaggi e frutta. Nel 2010 è stata riconosciuta dall’UNESCO come “Patrimonio Mondiale Intangibile dell’Umanità”, riconoscendo in questa dieta un “insieme di pratiche tradizionali, conoscenze e competenze, tramandate di generazione in generazione, capace di fornire un senso di appartenenza e di continuità per la popolazione di riferimento”.

10 - Il sabir era una lingua franca mediterranea, un idioma pidgin (cioè derivante dalle lingue di popoli diversi) “di servizio”, parlato in tutti i porti del Mediterraneo tra l’epoca delle Crociate e il XIX secolo. Questa lingua ausiliaria serviva a mettere in contatto i commercianti europei con gli arabi e i turchi, la parlavano anche gli schiavi di Malta e i corsari del Maghreb. Era una lingua dalla morfologia semplice, l’ordine delle parole poteva essere molto libero e aveva un numero limitato di tempi verbali. Ne esistevano diverse varianti, ma la più diffusa e persistente era composta da un lessico al 65-70% italiano, 10% spagnolo, con parole di varie lingue mediterranee, come arabo, catalano, sardo, greco, occitano, siciliano e turco.